Nozze d'oro per padre Innocenzo Cuniglio
Padre Innocenzo Cuniglio, C. R., attuale Maestro dei Novizi nella Casa napoletana di San Paolo Maggiore, il 2 aprile
Oggi, 16 giugno, al termine dei lavori del Capitolo della Provincia teatina d'Italia, alle 18, nel Soccorpo della Basilica napoletana di San Paolo Maggiore, dove sono custodite le sacre spoglie di San Gaetano, è stato ricordato l’evento con una solenne concelebrazione Eucaristica, presieduta da padre Innocenzo, alla quale hanno partecipato tutti i Padri teatini presenti a Napoli.
Padre Innocenzo entrò nei Teatini nel novembre
I superiori del tempo lo trattennero per due anni a Morlupo come Assistente dei ragazzi, insegnante e come collaboratore del Parroco. Il terzo anno lo trascorse a Roma nella nuova Parrocchia di San Gaetano, come vicario del parroco.
Nel 1963 partì per la Missione teatina nel Burundi, insieme a due padri teatini spagnoli, dove rimase dodici anni e dove ebbe la prima nomina di Parroco. Qui, a causa di una prima rivoluzione razziale, visse un periodo molto duro per l'esistenza di una grande persecuzione contro la Chiesa.
Ritornato in Italia, dopo tre anni di permanenza nella Basilica romana di Sant’Andrea della Valle, nell'ottobre 1978 fu nominato parroco di Morlupo Scalo. Nell'ottobre
Padre Innocenzo è sempre stato molto benvoluto da tutti coloro che lo hanno conosciuto. L'affetto lo ha conquistato con tutta una vita di relazioni profonde e con i suoi insegnamenti e il suo esempio. Le dure prove a cui è stato sottoposto per i problemi di salute hanno intensificato quei sentimenti di altruismo, di dedizione, di grande generosità e disponibilità nei confronti di tutti coloro che si sono trovati a chiedere il suo sostegno morale e spirituale. È sicuramente un teatino vecchio stampo, come quelli vissuti all'epoca di Sant'Andrea Avellino, del quale ha le stesse radici di nascita: anche lui è lucano, nato a Grassano, in provincia di Matera.
D'altro canto, nell'omelia, padre Innocenzo ha sottolineato di aver imparato ad apprezzare e ad esercitare la sua missione pastorale “secondo lo stile di San Gaetano e nell'imitazione dello spirito di Sant'Andrea Avellino, sacerdote Teatino e lucano come me, verso il quale ho nutrito, fin da giovane, una particolare devozione”.
L'8 maggio 2007, festa della Madonna della Purezza, Patrone dell'Ordine dei Teatini, nel corso del quarto centenario del transito al Cielo di Sant'Andrea Avellino, il Vescovo di Tursi-Lagonegro gli ha conferito la Croce Pro Ecclesia et Pontifice, per gli eccellenti meriti acquisiti nella sua attività pastorale a Sant'Arcangelo (PZ), città che vive sotto il Patronato di Sant'Andrea Avellino.
In ogni luogo dove padre Innocenzo ha svolto e svolge la sua vita pastorale ha sempre ricevuto l'ammirazione, l'affetto, la fiducia dei fedeli e dei suoi confratelli.
Nicola Arbia
16 giugno 2010